Frequentavo soprattutto un bar, in Piazza S.Carlo,dove mi ero formato una combriccola goliardica di amici all'incirca coetanei,costituita perlopiù da studenti universitari"("I diari della bicicletta")
Gregorio Giungi: "Si era sparsa la voce nei"bar-bene"della città che c'era in S.Carlo un giovanotto marchigiano che non si riusciva a battere, e le sfide a bigliardo si susseguirono.."(da"I diari della bicicletta")
Gregorio Giungi: "Piacenza..Per noi ragazzi era sempre una gran gioia andar lì..Piacenza fu come una seconda patria"(da"I diari della bicicletta-storie di salotto e di trincea)